Opera di Arnold Schönberg composta nel 1912, ispirata a una serie di poesie
di A. Giraut tradotte in tedesco da O.E. Hartleben. L'idea di quest'opera per
voce recitante venne suggerita a Schönberg dall'attrice Albertina Zehme,
che ne fu la prima interprete. L'opera si divide in tre parti, composte ciascuna
di sette poesie o melodrammi. Il gruppo strumentale è costituito da un
pianoforte, un violino alternato con la viola, un flauto che si alterna con un
ottavino, un clarinetto alternato con il clarinetto basso e un violoncello.
Soltanto in sei melodrammi il gruppo strumentale partecipa al completo attorno
alla voce recitante, mentre nei restanti quindici gli strumenti intervengono a
gruppi di due, tre o quattro, e nel settimo (
La luna malata) è
soltanto un flauto che accompagna la voce. La composizione costituisce un
esempio notevole della tecnica dello
Sprechgesang, consistente in una
recitazione parlata che segue melodicamente una scansione ritmica precisa.